Visitando il Parco Archeologico di Monte Jato, ho fatto una considerazione: Abbiamo la fortuna che l'università di Zurigo dal 1971 ad oggi continua ad investire sul nostro parco con campagne di scavi annuali, portando alla luce sempre nuovi reperti che fanno di "IAITAS" un sito di grande interesse. Ci auguriamo che al più presto, grazie ai finanziamenti europei stanziati si possa sistemare l'accesso viario al parco e mettere in sicurezza le parti pericolose, così da rendere più agevole la visita all'area Archeologica, e potere utilizzare il Teatro Antico per le rappresentazioni, con una programmazione annuale di spettacoli come già fanno altri teatri in Sicilia ( Segesta, Siracusa, ecc. ). Soltanto così si potrà incrementare il turismo nel nostro territorio per la rinascita economica e culturale che esso merita.
Anche quest'anno si è conclusa la campagna scavi sul monte Jato, come ogni anno gli archeologi svizzeri dell'Università di Zurigo hanno voluto condividere con noi i nuovi ritrovamenti prodotti dal loro lavoro. Sono venute alla luce nuove strutture dell'antica Ietas che modificano alcune supposizioni fatte in passato riguardo la conformazione di alcuni edifici, ci sono ancora molti dubbi da chiarire e gli studiosi non vedono l'ora di tornare il prossimo anno per continuare le loro ricerche.
Il direttore Del parco, il Dott. Zangara, ha comunicato durante la serata l'arrivo di importanti somme per il rifacimento e la messa in sicurezza della strada di accesso all'antica Città, nonché la possibilità di sistemare l'antico anfiteatro in maniera tale da poter svolgere opere ed eventi al suo interno.Si spera finalmente che Monte Jato abbia la possibilità di mostrare la bellezza e la storia in esso custodita.
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